Il concetto di “risk-based thinking”, ossia di approccio basato sul rischio, era implicito nelle precedenti edizioni della norma ISO 9001, solo con l’edizione del 2015 tale approccio è stato reso esplicito. In cosa consiste tale approccio?

Si tratta di:

✓ tenere in debito conto il contesto interno ed esterno nel quale l’Organismo Professionale lavora ed opera;

✓ conoscere le aspettative e i requisiti dei propri clienti e di tutte le parti interessate (dirigenti, personale dipendente, fornitori, ecc.);

✓ fissare i propri obiettivi per la qualità;

✓ verificare quali fattori ed elementi interni ed esterni possono rappresentare una minaccia (rischio negativo) di non raggiungere gli obiettivi prefissati;

✓valutare tale elemento di rischio e adottare tutte le misure necessarie a mitigare;

✓ valutare anche le eventuali opportunità (rischi positivi) ed adottare ogni misura necessaria o anche solo utile a enfatizzare tali opportunità.

Una delle finalità essenziali di un sistema di gestione per la qualità è quella di agire come strumento preventivo, di conseguenza, la ISO 9001:2015 introduce esplicitamente la gestione dei rischi nei quali ogni organizzazione può imbattersi e che potrebbero ostacolare (o facilitare) il raggiungimento degli obiettivi prefissati.

Cosa vuol dire tutto questo per un organismo professionale di tipo ingegneristico? Seguendo la sopra citata lista si tratterà, per esempio, di effettuare appropriate analisi e valutazioni con il grado di approfondimento e di dettaglio commisurato alla grandezza dell’Organismo Professionale, alla complessità ed importanza dei suoi processi e alla criticità dei fattori analizzati; questo vuol dire che il procedimento illustrato qui di seguito è solamente indicativo e che ai singoli Organismi Professionali può risultare, in alcune parti eccessivamente dettagliato, ed in altre parti superficiale e meritevole di ulteriori approfondimenti.
In ogni caso pensiamo che un Organismo Professionale debba:

✓ analizzare il proprio contesto interno: persone e loro competenze ed esperienze, strumentazioni hardware e software, modalità di lavoro e prassi interne, disponibilità economiche e finanziarie, ecc. e connotare tali aspetti e fattori quali possibili punti di forza e/o di debolezza;

✓ analizzare il proprio contesto esterno: mercato di riferimento, concorrenti, problematiche commerciali e di acquisizione commesse, legislazione applicabile, informazioni e analisi sul territorio, complessità e difficoltà delle commesse, accesso al credito, rapporti con Enti e Autorità di controllo e autorizzazione, ecc. e connotare tali aspetti e fattori quali possibili minacce (rischi negativi) o opportunità (rischi positivi);

✓ approfondire la conoscenza delle aspettative e dei requisiti dei propri clienti e committenti e di tutte le parti interessate (dirigenti, personale dipendente, fornitori, ecc.); in genere tali aspettative sono documentate (es: bandi di gara, disciplinari, accordi e contratti, dibattiti pubblici, ecc.) ma possono anche essere implicite (ad es: aspettative dei cittadini relativamente all’utilizzo di una particolare opera pubblica, ecc.).

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